Villa romana del Casale

PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE

VILLA ROMANA DEL CASALE

La Villa Romana del Casale si trova non molto distante dall’odierna Piazza Armerina. Dal 1997 è entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e rappresenta una delle più importanti testimonianze di epoca tardo imperiale.

Per via della sua estensione, ma soprattutto per l’eccezionale numero di mosaici conservati in situ, la Villa romana del Casale può considerarsi un unicum dell’Occidente romano.

Di chi era la Villa?

L’identificazione del proprietario originario della Villa è ancora oggi incerta. Secondo le prime ipotesi si trattava di una residenza imperiale. Gli studi più recenti attribuiscono la Villa ad un alto esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma (Praefectus Urbi).

La Villa

Oltre a tracce superstiti di decorazione parietale, la ricchezza iconografica dei mosaici pavimentali e degli affreschi varia: da soggetti mitologici che incarnano valori e virtù del proprietario a scene di vita quotidiana, mostrando evidenti influenze stilistiche dall’arte africana. Il culmine di tale ricchezza è raggiunto nel Corridoio della Grande Caccia che, nei suoi oltre 60 metri di lunghezza, illustra la cattura delle più svariate bestie esotiche ai confini dell’Impero Romano destinate ai giochi nell’arena.

La Villa Romana del Casale è costruita su diversi livelli in cui troviamo spazi privati, spazi di rappresentanza, impianti termali e persino due grandi magazzini per lo stoccaggio e la conservazione del grano.


Quattro grandi aree caratterizzano la villa: l’ingresso monumentale con cortile a ferro di cavallo; il corpo centrale, costruito intorno ad una corte con giardino; una grande sala con tre absidi, preceduta da un colonnato ovoidale, il complesso termale.

informazioni

Città: Piazza Armerina (EN)

Indirizzo: SP90, CAP 94015

Telefono: 0935 687667

Il Parco archeologico di Morgantina è uno scrigno che racchiude oltre mille anni di storia: dalla fondazione della città in età preistorica fino al suo declino, avvenuto nell’età imperiale romana.

 

Il vasto impianto urbano è stato portato alla luce in oltre trent’anni di scavi che hanno donato un nuovo splendore ai numerosi monumenti presenti sul sito. Gli scavi hanno inoltre permesso l’identificazione di due aree distinte, corrispondenti ad altrettante fasi cronologiche: un primo villaggio che sorge sul collina Cittadella, risalirebbe alla tarda età del bronzo; alcune capanne invece risalirebbero all’età del ferro.

Nel V secolo a.C. il sito venne occupato dai Greci che dall’area costiera si erano spostati verso l’interno del territorio siciliano. L’antico villaggio sul colle venne quindi abbandonato e nacque così la nuova Morgantina, più a valle, nell’area di Serra Orlando. Siamo nel III secolo a.C., nella seconda città sorgono santuari dedicati al culto delle divinità ctonie e si assiste anche ad un notevole sviluppo demografico.

Il secolo successivo marcherà un progressivo declino per il villaggio che si ridimensionerà ulteriormente prima di essere abbandonato nel I sec a.C..
Oggi, per comprendere appieno l’evoluzione della città bisogna visitare l’acropoli della “Cittadella”, nucleo più antico in cui svilupparono i primi insediamenti morgetici e la Contrada di Serra Orlando dove si sviluppò la “città Nuova”, dopo la distruzione del 459 a.C..